Zales TBD

Blog di sana e robusta risoluzione

negato

spiegami perché ora sono sveglio, pimpante, incazzato e sobrio alle 4 del mattino, nel letto a scrivere mille pagine a flusso di coscienza prima di aggrapparmi al portatile e battere sui tasti.

spiegami cos’è che mi tiene sveglio. di tutte le puttanate che mi sono passate per la testa finora nemmeno una vale questa veglia forzata e nevrotica.

trovami una buona motivazione per cui, se mi accendo una sigaretta a letto, e succede solo un paio di volte l’anno, mi debba venire il singhiozzo, che poi non riesco mai a finirla.

suonami qualcosa, con il basso o la chitarra elettrica senza amplificatore, che tanto a quest’ora di notte ce’è un silenzio così puro che le corde sembrano campane tristi.

e ridi perdio, abbiamo una sola vita, e la mia la sto sprecando. rincorrendo sogni passeggeri e distruttivi. e la tua?

ancora lì a disegnare cagate, a scrivere romanzi per poi bruciarli, a comporre musica che non avrai il coraggio di suonare, nemmeno per te. tutto vero eh?

sempre lì a creare tele per poi disfarle la mattina.

non hai i proci alle calcagna, nessuno ti mette fretta, ma se sprecando questo tempo ho imparato qualcosa, è che ad assecondare le voglie di qualcun altro non arriverai mai da nessuna cazzo di parte. ad assecondare le tue potrai almeno avere la consapevolezza di aver fallito con le tue mani, non potrai dare colpe agli altri.

ah, già, ti sto facendo una cazzo di ramanzina, e tu le odi queste ramanzine, questi pistolotti da genitore fallito. GUARDAMI NEGLI OCCHI QUANDO PARLO. non sono un genitore e non ha ancora mai fallito. MAI. e non comincerò ora.

posso non aver conquistato le mete che volevo, posso non aver amato le anime che lo volevano, posso non essere stato ricambiato dalle anime da cui avrei voluto essere amato, posso non aver raggiunto i traguardi che mi ero prefissato all’inizio del percorso. VAFFANCULO. si dico vaffanculo a te che stai leggendo. non ho ANCORA raggiunto i traguardi, le mete e le anime che volevo all’inizio. il resto può tranquillamente morire domani. e lo dico con tutto l’egoismo di cui sono in grado.

basta un paragrafino per parlare di me. parliamo di te. hai ancora tutte quelle aspettative? ti piace sognare un mondo di coniglietti saltellanti con la coda pacioccosa, ma sai già che per te ci saranno solo enormi cazzi finti. si CAZZI. FINTI. ENORMI. perchè quelli veri sono troppo piccoli per rappresentare quanto male ti farà ricevere quei no, quei “guardi, la direzione lo sconsiglia”, quei “cosa pensi di dimostrare sventolando quel pezzo di carta”.
se ti stai chiedendo perchè ho scelto dei CAZZI FINTI ENORMI come allegoria è perchè sai che ti piacerà ricevere quei no, ti piacerà farti tarpare le ali, ti piacerà farti infilare quei cazzi finti uno dietro l’altro fino in gola.

e ti stai indignando un pochino a leggere questo, bigottissima faccia da culo.

sai perchè ti piacerà?

perchè quei NO ti tranquillizzeranno, ti faranno sentire al sicuro, ti faranno apprezzare la pacata sensazione di pigrizia che ti assale. nasconderai tutte queste emozioni ed il piacere di ricevere un no. farai la faccia offesa, farai il diavolo a quattro con il tuo capo, poi, quando ti chiederanno di farlo dirai tu di NO. con tutta la soddisfazione del mondo. se lo dici tu quel no, acquisisce tutto un altro significato eh?

bravissimamente ipocrita. pigrissimamente ipocrita.

e sai qual’è la cosa più bella di tutto ciò?

che io potrei avere una soluzione brillante, perfetta, eticamente corretta, quasi divina per tutte queste menate, ma soprattutto per il mio sonno.

ma non ho nessuna intenzione di dirvela

perchè sono pigro

perché sono stronzo

perché sono egoista


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