Zales TBD

Blog di sana e robusta risoluzione

Zales

  • ci scrivo tutto, anche quello che non faccio, o non penso una volta era una moleskine, poi uno FIAT con la spirale, poi uno grosso, ora è di pelle rossa, sta nella tasca sinistra dietro dei jeans, ha un piccolo spazio dove agganciare una parker classica d’acciaio, e una striscia di pelle per tenere il…

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  • sono andato in una scuola maschile, interamente. e non per scelta accademica, ma perchè al professionale meccanico (tornitore/fresatore, esame in terza e poi maturità) ci vanno solo gli ometti. ma alle superiori ho avuto tempo di lavorare in radio, imparare a gestire un palco da grandi live come quello dell’hiroshima M.A., di imparare a combattere,…

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  • questa mattina, verso le sei e mezza, aprendo il mulino, sono andato a vedere il cespuglio di ieri, a rendere il giusto a quel piccolo cespuglio, a al suo amico nocciolo. è la terza gelata del mese, la più dura finora, e quella piccola massa di foglie e rametti non erano ancora pronti allo strano…

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  • Urlare in treno, tornando da dove non volevo andare, ma non potevo sottrarmi, semplicemente non potevo non fare 400km per vedere un cadavere di un amico per l’ultima volta, e vedere calpestate le sue volontà da chi non poteva nè voleva fare in modo diverso, guidati dalla cristiana indissolubile ignoranza. Almeno c’erano le rose, le…

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  • Il vento. I suoi capelli scossi dal vento. Veniva dal nord, dalle montagne più alte, da dove i nodi significavano la sicurezza di restare attaccato alla roccia, e dove la neve regna per dieci mesi all’anno. E pensare che lo prendevano in giro, lo canzonavano. Gli dicevano: «Hai imparato a portare quel guscio di noce…

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  • Il suono della tromba irrompeva a singhiozzo per il vicolo, la porta lasciava filtrare luci intermittente. Ad ogni cambio di luce corrispondeva un cambio d’aria fumosa, che si andava a mischiare con la nebbia leggera della città e con gli scarichi oleosi delle macchine sulla strada. Due bidoni verdi arrugginiti con il coperchi a pedale…

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  • Come quella foto che ti ho fatto a Grimaud, vero? Tutti andavano al porto, ma noi abbiamo deciso di salire, di seguire l’istinto. Esiste un punto in cui non puoi fermare la macchina e tornare indietro, la strada è troppo stretta. L’incazzatura sale, poi scollini, e ti si apre davanti quel paesaggio che solo la…

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  • lame

    Mi manca l’eccitazione del momento in cui diventa necessario mostrare la propria lama. Mi mancano i momenti in cui studi i movimenti, la lunghezza dei passi, delle braccia, del respiro. Mi manca la precisione del primo affondo. Mi manca la sensazione di trafiggere con una lama. Mi manca il suono del filo che si consuma…

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  • Provare nuove piccole incomprensibili differenze tra le tecniche mediatiche, senza avere ancora un contenuto creativo e ipoteticamente valido è quasi inutile. Il contenuto non viene da solo, bisogna cercarlo, va strutturato, creato, progettato, forse anche pitturato e scervellato. A quel punto potrà essere espletato, pubblicizzato, e magari anche pubblicamente distribuito. Ma ora come ora non…

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  • nel mio mondo esistono centinaia di valori riproducibili come vecchie musicassette, alcune sono stereo, altre sono mono, alcune sono vuote, altre sono state registrate così tante volte che non si sentono quasi più, e in mezzo a tutto questo c’è anche la tua… Ma non ricordo se l’ho lasciata in macchina o è sepolta in…

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