ci scrivo tutto, anche quello che non faccio, o non penso
una volta era una moleskine, poi uno FIAT con la spirale, poi uno grosso, ora è di pelle rossa, sta nella tasca sinistra dietro dei jeans, ha un piccolo spazio dove agganciare una parker classica d’acciaio, e una striscia di pelle per tenere il tutto
che ci scrivo tutto mi sembra di ripeterlo, ma ci sono speranze, pensieri, attese, con ghiaccio, dottori, lavori, idee, creatività, progetti, siti, libri, film, ricette, anubi, magie, nomi di angeli, pezzi di anime, rituali indiani, deliri psicotropi, draghi a tre capezzoli, avventure di D&D, trucchi di videogiochi, poi ancora lavoro, date, esami, domande e risposte, 42, calciatori e amore
questo è l’undicesimo, ma nessuno è durato un tempo preciso, ma tutti sono durati il giusto, nessuno è finito in un momento importante, a prescindere dal numero di pagine
ognuno ha un nome di donna, nomi semplici, come margherita, marina, lara, o anna, non potrei avere a che fare ogni 10 minuti chi sherazade, o marie-antoniette, perchè quando scrivo qualcosa è come se lo raccontassi ad un’amica, non ad un personaggio di una fiaba
metto sempre la data appena sveglio, è la prima cosa che faccio appena apro gli occhi quando dimentico di scrivere qualcosa cerco la prima data vuota, e mi torna in mente, per questo lascio sempre uno spazio per recuperare i ricordi non scritti
ho perso di tutto, chiavi, treni, soldi, macchine, bici, guanti, accendini, sciarpe, occhiali, caschi, ma non ho mai perso un taccuino, è come se fosse un pezzo di me, come se contenesse la memoria che non ho
appiccico e allego poche cose, ma quando lo faccio un po’ mi dispiace, è come dare un ricordo caro a qualcun’altro, e poi non si sa mai cosa succederà domani, se quella carta di cioccolatino che mi hai dato finisce di fianco ad un brutto momento, poi si sporca tutto di cioccolato
se sei su quel taccuino non ti dimenticherò mai, nel bene e nel male, non ti dimenticherò mai
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