Zales TBD

Blog di sana e robusta risoluzione

Mollette a colazione.

Spesso tutto quello che faccio è semplicemente staccare il cervello per qualche secondo o per qualche minuto.
Sempre avendo in mano qualcosa con cui giocherellare. Spesso sono delle mollette o una penna a scatto o un ingranaggio (in questo periodo lavoro su serrature) o una semplice moneta in tasca.
Mi concentro così tanto sull’oggetto, sulla sensazione del ruvido o del liscio, sul rumore che fa quando scatta o batte, sul modo in cui su incastra nello sfondo tra i quadretti della tovaglia o tra le falangi.
Ogni volta che raggiungo lo stato di tranquillità e concentrazione sufficiente, qualcuno mi interrompe. Sto facendo rumore, sto disturbando o semplicemente sto guardando intensamente una molletta da bucato arancione composta di due parti identiche tra loro di plastica (non ve lo dico quale polimero gne gne gne) pressofusa, riconosco ogni scanalatura e so a che serve, so dove sono i raccordi, la gradazione degli sformi, se ci sono sottosquadri forzati e so come è costriuta la molla, con una trafila conica elicoidale a velocità differenziale e due pieghe a freddo. So come viene montata: con un piccolo scatto automatizzato o fatto a mano da una cooperativa a cottimo in cina.
Nessuno intorno a me si rende conto che dietro quella molletta c’ è tutta la mia concentrazione della giornata, tutta la mia conoscenza, tutta la mia curiosità e la creatività che dovrò esprimere.
È solo una molletta.
La sto guardando fisso rigirandola tra una mano, mentre con l’altra pasticcio dei biscotti nel caffè.
Se mi interrompi, potresti interrompere il prossimo a raggiungere il nirvana o svegliare uno strano sonnambulo o nella migliore delle ipotesi mi costringerai a raccontarti questa storia.
Anche se l’hai già letta…


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  1. Avatar kOoLiNuS

    Laik !

    Peccato sia il tuo “ultimo” post …

    1. Avatar Staff SMM
      Staff SMM

      Effettivamente è un po’ troppo tempo che non scrivo. Uffa.

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