Zales TBD

Blog di sana e robusta risoluzione

Musica

Archi e fiati si alternano in una gara di volume e ritmo, ma non è una sinfonia battagliera, è la piazza di fronte al conservatorio verso il tramonto, con il vento che arriva prima da sinistra, poi da destra.

Le finestre si aprono e si chiudono a seconda delle ore del giorno, in una routine di allievi freddolosi o irruenti, indemoniati o pacati.
A volte si affacciano con il violino al collo, con l’archetto in mano.

Le aule con il pianoforte si riconoscono, sempre con le finestre chiuse. Da una finestra al sole, una testa brizzolata a volte china, poi di colpo sospesa all’indietro, la mano sinistra con le dita che scattano come su un pianoforte immaginario, i polpastrelli che sfiorano leggerissimamente il vetro.

Mentre il sole si abbassa e taglia la facciata con una diagonale di freddo, i suoni e le melodie si affievoliscono, è ora di tornare.

Conservatorio Giuseppe Verdi. Conservatorio Giuseppe Verdi


Scopri di più da Zales TBD

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

  1. Avatar monicabionda

    sembra di entrare in un altro mondo, quando si arriva in piazza durante le ore di lezione. Passerei le ore, lì. Come davanti alla Nazionale, altro posto magico per me.
    E Torino è tutta un po’ magica. Ci sono stata in questi due giorni e torno ricaricata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri di più da Zales TBD

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere