Zales TBD

Blog di sana e robusta risoluzione

  • questa mattina, verso le sei e mezza, aprendo il mulino, sono andato a vedere il cespuglio di ieri, a rendere il giusto a quel piccolo cespuglio, a al suo amico nocciolo. è la terza gelata del mese, la più dura finora, e quella piccola massa di foglie e rametti non erano ancora pronti allo strano…

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  • Urlare in treno, tornando da dove non volevo andare, ma non potevo sottrarmi, semplicemente non potevo non fare 400km per vedere un cadavere di un amico per l’ultima volta, e vedere calpestate le sue volontà da chi non poteva nè voleva fare in modo diverso, guidati dalla cristiana indissolubile ignoranza. Almeno c’erano le rose, le…

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  • Il vento. I suoi capelli scossi dal vento. Veniva dal nord, dalle montagne più alte, da dove i nodi significavano la sicurezza di restare attaccato alla roccia, e dove la neve regna per dieci mesi all’anno. E pensare che lo prendevano in giro, lo canzonavano. Gli dicevano: «Hai imparato a portare quel guscio di noce…

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  • Il suono della tromba irrompeva a singhiozzo per il vicolo, la porta lasciava filtrare luci intermittente. Ad ogni cambio di luce corrispondeva un cambio d’aria fumosa, che si andava a mischiare con la nebbia leggera della città e con gli scarichi oleosi delle macchine sulla strada. Due bidoni verdi arrugginiti con il coperchi a pedale…

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  • Come quella foto che ti ho fatto a Grimaud, vero? Tutti andavano al porto, ma noi abbiamo deciso di salire, di seguire l’istinto. Esiste un punto in cui non puoi fermare la macchina e tornare indietro, la strada è troppo stretta. L’incazzatura sale, poi scollini, e ti si apre davanti quel paesaggio che solo la…

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  • Gocce

    Parole come gocce di pioggia che bagnano le punte delle dita. Come piccoli spilli, pezzettini di solitudine si arrendono alle mani dure e sapienti di chi li sa usare. Imbastiscono una trama di fantasia ed aspettative. Non so dove la proiezione della mia volontà diventa pericolosa, ma so che la piccola ferita lasciata dalla tua…

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  • lame

    Mi manca l’eccitazione del momento in cui diventa necessario mostrare la propria lama. Mi mancano i momenti in cui studi i movimenti, la lunghezza dei passi, delle braccia, del respiro. Mi manca la precisione del primo affondo. Mi manca la sensazione di trafiggere con una lama. Mi manca il suono del filo che si consuma…

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  • negato

    spiegami perché ora sono sveglio, pimpante, incazzato e sobrio alle 4 del mattino, nel letto a scrivere mille pagine a flusso di coscienza prima di aggrapparmi al portatile e battere sui tasti. spiegami cos’è che mi tiene sveglio. di tutte le puttanate che mi sono passate per la testa finora nemmeno una vale questa veglia…

  • Provare nuove piccole incomprensibili differenze tra le tecniche mediatiche, senza avere ancora un contenuto creativo e ipoteticamente valido è quasi inutile. Il contenuto non viene da solo, bisogna cercarlo, va strutturato, creato, progettato, forse anche pitturato e scervellato. A quel punto potrà essere espletato, pubblicizzato, e magari anche pubblicamente distribuito. Ma ora come ora non…

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  • Perché quindi tornare a pensare ad un blog? Forse perché da domani cambia qualcosa, perché questo forse è il posto giusto dove lasciar correre certi flussi che non seguo più da troppo tempo, anche perchè i social network non mi bastano più. E devo ringraziare un’amica che mi ha fatto ripensare alle cose che non…

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